Diario di un jailbreaker senza jailbreak

Ho deciso, almeno per il momento, di procedere all’aggiornamento al firmware 4.3.1 di iOS sul mio iPhone 4, perdendo quindi – per il momento – il jailbreak, che ho sempre avuto sul mio telefono, fin dal primo giorno.

Perché ho deciso di fare questo? Più che altro per vedere come cambiava il mio utilizzo del telefono, e se il jailbreak è davvero indispensabile. Seguirà quindi un diario giornaliero (o quasi) delle mie impressioni.

Giorno 1

Mi arriva un SMS. Sulla mia faccia comprare una espressione di leggero ribrezzo, dovuta alla visione dello scarno popup che mi mostra il messaggio, decisamente meno pratico della maestosa finestrella di BiteSMS (6 euro). Pazienza, procedo alla lettura e rispondo senza particolari problemi. Più tardi arriva un secondo SMS, e mentre rispondo mi rendo conto di aver scritto in automatico alcune sequenze che avevo configurato con Inspell (4 $), quali “ee” che si trasforma in “è”, ecc. Perdo un po’ di tempo in più e scrivo per esteso, e a fine giornata e diversi SMS dopo ci ho già fatto l’abitudine. Però è innegabile che la scrittura rallenta un po’, specialmente attendendo che appaia il famigerato elenco delle lettere accentate: su iPhone bisogna tenere premuta la lettera corrispondente, mentre su iPad è sufficiente strisciare verso l’alto per ottenere subito tale elenco. Devo dire che però mi sembra che la durata della batteria sia aumentata, ma la sentenza definitiva arriverà tra qualche giorno. In conclusione, noto che oggi non mi è servita nessuna delle app che avevo installato da Cydia, quali WiFi Analyzer, iFile e il terminale.

Giorno 2

Oggi devo tornare a Verona per il weekend, quindi mi aspetta il solito viaggio in treno. Normalmente, se non ho da studiare, sfrutto Tether Me per utilizzare la connessione 3G dell’iPhone dal Mac. “Tanto ho l’hotspot”, penso. Errore. Ho Vodafone, e l’hotspot si paga a parte. Si STRApaga a parte. 5 euro al giorno. Niente tethering.

Giorno 3

Giornata di sci, quindi uso dell’iPhone in pieno sole (luminosità al massimo) e continui salti da 2G a 3G. Arrivato a fine giornata sembra che la batteria sia effettivamente meno scarica del solito. Non so però se sia merito del 4.3.1 o dell’assenza di Jailbreak. Certo è che avevo fin troppi tweak che si appoggiavano al MobileSubstrate, cosa che notoriamente è nemica della batteria.

Giorno 4

Domenica, iPhone usato poco o niente, quindi niente da segnalare.

Giorno 5

Lunedì 4 aprile. Redsn0w. Jailbroken. Again. Reinstallo il minimo indispensabile, rinunciando a qualche sciccheria come iPicMyContacts, sempre per il discorso MobileSubstrate – batteria. E rimango privo di Inspell, che non è ancora compatibile. Attendo aggiornamenti, nel frattempo vedo come si comporta la batteria, principale (unico?) punto a favore di iOS liscio.

 

Commenti conclusivi

Beh, stare senza jailbreak si può. Soprattutto se il proprio operatore permette il tethering (leggi: “se non hai Vodafone”). Purtroppo io ho Vodafone e devo tenerla perché praticamente TUTTI i miei amici comunicano con me via SMS e sono Vodafone, quindi mi serve una promozione per i messaggi, per forza. Con buona pace di Federico che vorrebbe abolire gli SMS. Purtroppo (o per fortuna) non tutti hanno un iPhone. O un Androide. O un Blackberry. Con Whatsapp, sia chiaro.